Facebook alla gogna, dopo i problemi tecnici arrivano pesanti accuse

Facebook alla gogna, dopo i problemi tecnici arrivano pesanti accuse

Lo si potrebbe definire un evento quasi “cataclismatico” quello che ha coinvolto Facebook, Instagram e Whatsapp nella giornata di lunedì. Ore molto delicate quelle comprese nell'arco temporale del primo pomeriggio fino a notte inoltrata, con i social che sono di fatto stati sostanzialmente inutilizzabili. Un down di diverse ore che ha messo in evidenza quanto di fatto siamo dipendenti dagli strumenti tecnologici a nostra disposizione. Sebbene non sia mancato chi ha fatto ricorso a misure “estreme” come i vecchi, cari SMS. Ma cosa è successo a Facebook e compagnia social nella giornata di lunedì?

Facebook, dopo il down nuovi problemi all'orizzonte

Dopo diverse ore di silenzio, le conferme sono arrivate dai vertici della compagnia capitanata da Mark Zuckerberg. Problemi tecnici che sono stati sintetizzati così: “Il nostro team di ingegneri ha scoperto che alcuni cambi di configurazione all'interno dei router principali che coordinano il traffico tra i nostri data center hanno portato a problemi che hanno interrotto le comunicazioni. Questa interruzione ha portato un effetto domino sul modo in cui i data center comunicano, e ha portato all'interruzione del servizio”. Un disservizio che ha portato certo disagi, ma a cui la compagnia ha saputo rispondere, sebbene non in tempi immediatissimi. Un lasso di tempo che ha avuto ripercussioni sul fronte economico per il fondatore di Facebook, che ha visto la propria ricchezza personale di sei miliardi di dollari circa. E le ultime notizie fanno tremare le fondamenta del castello di denaro di Zukerberg.

Nella fattispecie, sono le dichiarazioni dell'ex manager del colosso, Frances Haugen, a preoccupare la compagnia. Stando a quanto detto dalla Haugen, in Facebook ci sarebbe una strategia consapevole nel privilegiare il profitto a discapito della sicurezza degli utenti. Accuse a cui sono subito giunte risposte da parte dello stesso Zuckerberg, che ha sottolineato di come i guadagni arrivino dalle inserzioni pubblicitarie di clienti che non vogliono di certo essere accostati a un prodotto nocivo.

Insomma, aria non proprio salutare quella che gravita intorno al social network per eccellenza, con i prossimi giorni che aiuteranno a fare maggiore luce su una vicenda dai contorni opachi e dalle tante zone d'ombra.