Resident Evil Village, l'orrore di Capcom sbarca sulla next gen

Resident Evil Village, l'orrore di Capcom sbarca sulla next gen

Ci sono i brividi di freddo e quelli che con le basse temperature non hanno niente a che vedere. A questi ultimi fanno riferimento quelli legati a Resident Evil Village, l'ottavo capitolo della serie horror marchiata Capcom, che è approdato sul mercato nella giornata di venerdì. Un appuntamento particolarmente atteso da parte dei fan, che bramavano il prosieguo delle vicende, che con il settimo episodio della saga ha ricevuto una bella dose di novità.

Il passaggio alla visuale in prima persona, per cominciare, aveva dato nuova verve al franchise, dopo la parentesi in terza persona. Anche l'anima survivalista era tornata prepotentemente in auge, con la fuga che, in diverse occasioni, si rendeva preferibile all'affrontare di petto le aberrazioni confezionate dagli sviluppatori.

Una ventata d'aria fresca che in Resident Evil Village si concretizzerà nel riprendere il tutto da dove lo si era lasciato. Protagonista sarà ancora una volta Ethan Winters che, dopo tre anni dagli eventi di Resident Evil 7, si trova ancora una volta catapultato in un nuovo incubo.

Resident Evil Village, escursioni da brivido

E sarà un incubo che sfrutterà le potenzialità grafiche del RE Engine, il motore che è già stato spremuto nel precedente capitolo. E che, chiaramente, vedrà le performance migliorare, soprattutto nell'edizione del gioco votata a girare su PS5 e Xbox Series X, le console di nuova generazione di Sony e Microsoft.

Un upgrade di cui beneficerà l'intero comparto visivo, con le migliorie che appariranno da subito evidenti nel confronto tra new gen e old gen. Con quest'ultima che comunque, nonostante gli anni sul groppone di PS4 e Xbox One, riesce a dire la sua con grandissima dignità. E diverse sono le ambientazioni che gli addetti ai lavori hanno confezionato per l'occasione, con una cura certosina per i dettagli che rendono la produzione un must anche per chi non fosse un fan della saga. Che poi, a distanza di venticinque anni dal suo esordio sulla scena videoludica, c'è davvero qualche detrattore che ancora si ostina a remargli contro?