Alla scoperta di OLED, QLED, Neo QLED e Mini-LED: le differenze tra le varie tecnologie

Alla scoperta di OLED, QLED, Neo QLED e Mini-LED: le differenze tra le varie tecnologie
Quando si è a caccia di un nuovo televisore con cui fare un upgrade – in termini qualitativi – della fruizione dei propri programmi preferiti, tanti sono i termini con cui bisogna fare i conti. Con HD e Full HD abbiamo ormai fatto amicizia da un bel po' di tempo, e lo stesso si può dire del 4K, un vero e proprio standard, ormai. Ma ci sono tanti elementi che rischiano di mandare in ebollizione i meno ferrati in materia.
Parole come refresh rate, o HDR, o ancora tutte le tecnologie adoperate per l'allestimento di ogni nuovo televisore. OLED, QLED, Neo QLED e Mini-LED, giusto per citare gli ultimi ritrovati tecnologici. Sigle che, per chi ne mastica poco, lasciano il tempo che trovano. Ma che in realtà nascondo molto delle componenti tecniche messe in campo. Potremmo definirli il codice fiscale del nuovo televisore che prenderà posto in salotto, in cucina o in camera da letto.
E allora meglio attrezzarsi e cominciare a comprendere il gergo, per ottimizzare gli acquisti effettuati e dare un senso a ogni euro speso. E capire quale sia il pannello più utile rispetto alle nostre esigenze.

OLED, QLED, Neo QLED e Mini-LED: le differenze

C'era un tempo in cui la novità assoluta era caratterizzata dai televisori al plasma. Fu poi il momento degli LCD, ma anche quella tecnologia ha ormai ceduto il passo – per quanto sia ancora presente sul mercato. Gli ultimi ritrovati sono ormai i LED, tecnologia che si è poi evoluta in diverse direzioni. Capace di contenere il dispendio energetico e riscaldare poco, rappresentano un buon punto di partenza per chi presta un occhio alla bolletta.
Una derivazione dei LED sono gli OLED (LG guida il mercato, nella fattispecie), pannelli che includono materiali organici (da qui la O iniziale) e che hanno portato a una miglioria importante in termini di illuminazione e colori, con questi ultimi che risultano essere più vividi rispetto al passato. E tra i consigliati annoveriamo la Smart TV LG da 48 pollici e quella da 55 pollici. Un'evoluzione continua, quella proveniente dall'industria, che ha portato sul mercato televisori QLED (con Samsung che è leader nella tecnologia), il cui pregio è da ricercare soprattutto in due specifici frangenti: quello della luce estrema e quello del buio totale. Nel primo caso si assiste infatti al cosiddetto “bianco luminoso”, quello che abbaglia, mentre nel secondo lo schermo diventerà totalmente nero, diverso quindi da quando il pannello è “semplicemente” spento. Una miglioria apprezzabile magari nella visione di un film noir, dove le atmosfere cupe godono dell'accentuazione garantita da questa tipologia di tecnologia. Si vedano i risultati ottenuti con il pannello Samsung da 50 pollici e quello da 65 pollici. La Neo QLED altro non è che un'evoluzione – curata sempre dalla stessa Samsung – di quanto precedentemente mostrato. Un affinamento che arriva grazie anche a una migliorata padronanza dei mezzi tecnici, che permette di ottenere una resa visiva ancora migliore dei parametri precedentemente analizzati. E qui non possiamo non segnalarvi altre due Smart TV Samsung, quella da 55 pollici e quella da 65 pollici.
E chiudiamo questa breve rassegna parlando dell'ultima tecnologia citata, quella Mini-LED. Intuitiva da comprendere, considerando che si è di fronte a LED dalle dimensioni meno generose rispetto a quelli standard. E che quindi trovano posto in numero maggiore (in una stessa porzione di schermo) rispetto ai pannelli LED, con una maggiore qualità video e definizione dell'immagine. Cosa non da poco in un periodo storico votato al 4K.
Abbiamo giusto scalfito la superficie di un vero e proprio ecosistema, quello dei televisori, che andremo ad approfondire nei prossimi giorni. Restate da queste parti se volete scoprirne di più!