Apple Airpods Pro 2 prepara la rivoluzione, via il Bluetooth?

Apple Airpods Pro 2 prepara la rivoluzione, via il Bluetooth?
La battaglia delle tecnologie mobile si combatte su più fronti. E sì, quello principale vede contrapporsi innanzitutto due sistemi operativi dell'ecosistema smartphone, vale a dire Android e iOS. Due facce della medaglia che si sintetizza, in uno scontro ultra decennale, nel duello tra Samsung e Apple, due vere e proprie corazzate dell'ecosistema hi-tech. Certo, lo scorrere del tempo ha visto altri attori entrare in scena, ritagliandosi il proprio personalissimo spazio nel mercato, e non senza strappare consensi e godersi piccole e grandi soddisfazioni. Ma loro restano lì, un punto di riferimento per quantità e qualità. E se da un lato Samsung si appresta a svelare le novità in pentola per l'inizio di quest'anno con il suo evento Unpacked, previsto per i prossimi giorni, Apple non sta di certo a guardare. In assenza di conferme ufficiali, ci pensano i rumor e le voci di corridoio ad alimentare le speranze degli appassionati.

Via il Bluetooth: come farà Apple?

No, non ci sono informazioni in merito a nuovi device del colosso di Cupertino. Ma questo non vuol dire che non si debbano drizzare le antenne per cercare di capire cosa parrebbe muoversi sotto la superficie. Protagoniste delle indiscrezioni sono questa volta le Apple AirPods Pro 2, le nuove cuffiette che recano il marchio della mela morsicata. Il cui destino sembrerebbe avere in serbo alcune novità che le porterebbero ad allontanarsi, nelle specifiche tecniche, dal modello precedente.
Parrebbe che le intenzioni di Apple sia quello di abbandonare il supporto al Bluetooth per la trasmissione dell'audio. E di dirottare le proprie attenzioni e le proprie energie sul confezionamento di un sistema proprietario in cui la cuffia contiene essa stessa un trasmettitore ottico per l'invio di dati dalla lunghezza di banda maggiore rispetto a quello del Bluetooth. Questo permetterebbe l'ascolto di file audio ad alta risoluzione senza perdite di qualità.
Certo, non mancano aspetti negativi al tutto, con le distanze tra apparato che invia e quello che riceve (le cuffiette) che deve essere quanto più contenuta possibile. Ma si tratterebbe pur sempre di una tecnologia pronta a essere affinata, e che nelle sue successive soluzioni prometterebbe performance sempre migliori. Potrebbe quindi essere un esperimento e un investimento in chiave futura. Staremo a vedere se le voci di corridoio verranno poi confermate dai fatti.
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