Come rottamare i vecchi cellulari: cosa sapere

Come rottamare i vecchi cellulari: cosa sapere

Col passare del tempo, anche il dispositivo più avanzato inizia a mostrare i segni dell’età: la batteria perde efficienza, il sistema operativo non riceve più aggiornamenti, alcune app diventano incompatibili. È in questo momento che uno smartphone inizia a invecchiare davvero, trasformandosi da strumento indispensabile a potenziale rifiuto.

Ma definirlo semplicemente “vecchio” è fuorviante. Ogni telefono contiene componenti delicati, metalli rari e batterie che, se smaltiti in modo scorretto, possono generare gravi danni ambientali. Proprio per questo motivo, i cellulari rientrano tra i RAEErifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche – che richiedono una gestione dedicata. Buttarli nell’indifferenziata, oltre a essere un errore, è anche un illecito sanzionabile. Quando uno smartphone esaurisce la sua funzione, inizia un altro ciclo: quello del recupero, del riciclo e dello smaltimento responsabile.

Dove rottamare correttamente un vecchio cellulare

Prima di acquistare un nuovo smartphone è bene sapere cosa fare con quello precedente. Rottamare uno smartphone significa inserirlo nel giusto circuito di recupero. I punti di raccolta autorizzati, come le isole ecologiche comunali o i centri RAEE, sono strutture attrezzate per gestire in sicurezza ogni componente del dispositivo. In alternativa, i negozi di elettronica offrono il ritiro gratuito del vecchio telefono al momento dell’acquisto di uno nuovo, secondo la normativa “Uno contro Uno”.

Esiste anche la formula “Uno contro Zero”, che permette di consegnare un cellulare dismesso in negozio senza alcun obbligo d’acquisto, purché non superi i 25 cm di lato. Queste opzioni sono pensate per agevolare il cittadino e aumentare il tasso di raccolta differenziata. Ogni punto di smaltimento rappresenta un nodo essenziale in un sistema virtuoso, dove il fine è il recupero di materiali e la riduzione dell’impatto ambientale.

Cosa fare prima di smaltire uno smartphone usato

Prima che uno smartphone venga smaltito, occorre affrontare un passaggio molto importante: la gestione dei dati. Anche se il dispositivo è obsoleto o inutilizzato, può contenere informazioni personali, file sensibili, credenziali e accessi salvati. Trattarlo come un semplice oggetto fisico, ignorando il contenuto digitale, espone a rischi concreti per la sicurezza e la privacy. È quindi essenziale impostare una procedura di "congedo digitale" che protegga le informazioni e renda il dispositivo pronto per essere consegnato a un centro di raccolta.

Il processo parte dal backup completo dei contenuti, preferibilmente su cloud o su dispositivi fisici separati. Segue la disconnessione da account attivi, la rimozione di password e la disattivazione di eventuali servizi di localizzazione o antifurto. Dopo aver estratto scheda SIM e microSD, il passo finale è il ripristino delle impostazioni di fabbrica: un’operazione che elimina in modo sicuro ogni traccia personale, riportando lo smartphone alle condizioni originarie.

Questi accorgimenti, spesso sottovalutati, sono fondamentali per evitare che il riuso o il riciclo del dispositivo comportino esposizioni indesiderate. Solo quando il telefono è davvero “vuoto” — fisicamente e digitalmente — può iniziare il suo percorso verso un nuovo ciclo di vita.

Smaltimento e riciclo: cosa cambia?

Non si tratta di due sinonimi: smaltimento e riciclo rappresentano due approcci distinti alla fine del ciclo di vita di uno smartphone. Lo smaltimento implica l’eliminazione del dispositivo attraverso canali autorizzati, con l’obiettivo di evitare danni ambientali e sanitari legati alla dispersione di sostanze nocive.

Il riciclo, invece, punta al recupero attivo dei materiali contenuti nel telefono: metalli preziosi, plastica, vetro, componenti elettronici. La differenza è sostanziale. Smaltire in modo corretto è un dovere, ma riciclare significa valorizzare ciò che il dispositivo può ancora offrire, riducendo la domanda di nuove risorse e l’impatto dell’estrazione. In alcuni casi, il riciclo assume una forma ancora più virtuosa: il riutilizzo. Se il telefono è ancora funzionante, può essere ricondizionato, donato o trasformato in altro, estendendone la vita utile. Scegliere il riciclo rispetto al semplice smaltimento consente di trasformare un rifiuto in una risorsa.