Quanto consuma un condizionatore: cosa sapere e come risparmiare

Quanto consuma un condizionatore: cosa sapere e come risparmiare

L'impiego di condizionatori è una componente essenziale della gestione del comfort abitativo durante le stagioni calde. Questi dispositivi fungono da scudo contro le ondate di calore estive, garantendo ambienti interni raffrescati e accoglienti. Nonostante queste innumerevoli comodità, è impossibile ignorare il rovescio della medaglia: l'elevato consumo energetico dei condizionatori. Tali apparecchi, infatti, hanno un impatto significativo sui consumi, pesando sulla bolletta elettrica in termini economici e sulla sostenibilità ecologica. Comprendere il consumo dei condizionatori, valutare quanto essi effettivamente consumano e identificare strategie per un utilizzo più efficiente e sostenibile riveste un'importanza cruciale. La classificazione energetica dei condizionatori, la comprensione dei fattori che influenzano le efficienze di consumo e le pratiche di risparmio energetico offrono strumenti preziosi per gestire l'impiego dei condizionatori in modo più attento ed eco-responsabile. Questa guida si propone di esplorare tutti questi aspetti, fornendo una panoramica chiara per aiutare i consumatori a capire e risparmiare sul loro consumo energetico di condizionamento.

Consumi condizionatore: cosa influisce

Per valutare il consumo di un condizionatore, è necessario considerare in primo luogo la sua classificazione energetica. Questo parametro, basato sul sistema di classificazione introdotto dalla Commissione Europea, fornisce un'indicazione di base dell'efficienza energetica del dispositivo. Contrariamente ad altre apparecchiature, i condizionatori non sono stati inclusi nell'aggiornamento del 2021 alle classificazioni energetiche, pertanto continuano ad essere classificati secondo le vecchie categorie, vale a dire da D (la peggiore) a A+++ (la migliore). Questo indica quanto efficacemente il condizionatore utilizza l'energia per raffreddare un ambiente. Tuttavia, la classificazione energetica da sola non fornisce una stima accurata del consumo reale di un condizionatore. Ciò è dovuto al fatto che il consumo del condizionatore può variare a causa di numerosi altri fattori ambientali ed operativi. Per esempio, l'esposizione della stanza in cui il condizionatore è installato ha un impatto notevole sul consumo energetico del dispositivo. Una stanza esposta alla luce solare diretta richiede più energia per essere raffreddata, mettendo maggiore pressione sul condizionatore. L'ampiezza della stanza è un altro elemento determinante, poiché un ambiente più ampio richiederà maggiore energia per essere raffreddato. In aggiunta, si deve tenere in conto che vi sono differenze significative tra i diversi modelli di condizionatori. Fattori quali la presenza o meno di una pompa di calore, l'essere un modello monoblocco o un sistema multisplit, potranno incidere profondamente sui consumi del dispositivo in esame.

Consumo e tipo di condizionatore

Il consumo energetico dei condizionatori tende a variare in base al modello del dispositivo. Ad esempio, i modelli monoblocco destinati unicamente al raffrescamento tendono a presentare consumi energetici differenti rispetto a quelli dotati di pompa di calore. Analogamente, i sistemi multisplit, progettati per raffreddare più ambienti contemporaneamente, mostrano una diversa efficienza energetica. Una differenza significativa si riscontra anche tra i condizionatori e i climatizzatori, il che implica la necessità di un'attenta valutazione del consumo energetico a seconda della tipologia di impianto scelto per gestire il raffrescamento degli ambienti.

Cosa sono EER e COP

Per ottenere una stima accurata dei consumi del proprio condizionatore, è utile fare riferimento a due speciali coefficienti: EER e COP. L'EER (Efficiency Energy Ratio) rappresenta l'indice di efficienza energetica in fase di raffreddamento, mentre il COP (Coefficient of Performance) esprime il coefficiente di rendimento in riscaldamento per i condizionatori dotati di pompa di calore. Questi indici rappresentano l'efficienza del raffreddamento o del riscaldamento del condizionatore rispetto all'energia elettrica assorbita, fornendo dunque un utile strumento per comprendere realmente quanto consuma un condizionatore.

Come calcolare il costo di un condizionatore

Per stimare il costo in bolletta del funzionamento di un condizionatore, è necessario considerare diversi fattori. Innanzitutto, bisogna tener conto del consumo medio del dispositivo, misurato in kilowattora (kWh). Questo si moltiplica poi per le ore di utilizzo del condizionatore e per il costo dell'energia elettrica, in base alla tariffa imposta dal fornitore di energia. Per avere una percezione più concreta, si consideri l'esempio di un condizionatore utilizzato per 8 ore al giorno durante la stagione estiva. Presupponendo un consumo medio orario compreso tra 0,5 e 1 kWh e un costo energetico di 0,5 euro al kWh, il costo operativo del condizionatore equivale a circa 2-8 euro al giorno, ovvero da 60 a 240 euro al mese. Se si proietta questo costo sui mesi di alta stagione (giugno, luglio e agosto), il costo totale per mantenere operativo un condizionatore durante l'estate può variare indicativamente da 180 a 720 euro. Questo esempio dimostra quanto sia importante una gestione attenta e responsabile del condizionatore, che consente potenziali risparmi sulla bolletta energetica.

Consigli per il risparmio

Di fronte all'alto costo di gestione dei condizionatori, l'emergere di strategie di risparmio è fondamentale. Un efficace passo iniziale consiste nella scelta consapevole dell'impianto da installare. L'opzione più efficace spesso include l'adozione di un modello di condizionatore con una classe energetica alta, preferibilmente una A+++. Anche l'elezione di una tariffa di energia elettrica conveniente può contribuire a ridurre la pressione sulla bolletta. Inoltre, l'utilizzo responsabile del sistema di raffreddamento, ad esempio evitando di mantenere il condizionatore acceso quando non è necessario, può contribuire a risparmiare notevolmente sull'energia. Infine, un ulteriore passo verso l'efficienza energetica potrebbe implicare l'installazione di un impianto fotovoltaico o mini-eolico. Questi sistemi offrono l'opportunità di generare autonomamente l'energia necessaria per il funzionamento del condizionatore, limitando sia le emissioni che i costi di energia.

Monitoraggio dei consumi

Relativamente al controllo del consumo del condizionatore, l'acquisto di un wattometro può rivelarsi un'ottima scelta. Questo apparecchio pratico e maneggevole può essere connesso alla presa di corrente del condizionatore per monitorare direttamente i consumi energetici del suddetto. Funziona alla stregua di un contatore del consumo elettrico, fornendo una lettura precisa della quantità di energia assorbita dal condizionatore. In alternativa, alcuni fornitori di energia offrono servizi di monitoraggio tramite app per smartphone. Queste soluzioni consentono di tenere sotto controllo il consumo degli elettrodomestici in casa, prevenendo così bollette indesideratamente elevate. Questo tipo di monitoraggio può aiutare a identificare più tempestivamente eventuali anomalie nel consumo energetico del condizionatore o periodi di efficienza ridotta in cui potrebbe essere opportuno investire in un nuovo modello di condizionatore a basso consumo.