Aprire lo sportello della lavastoviglie e scoprire che stoviglie e bicchieri sono ancora sporchi può essere frustrante, soprattutto quando l’elettrodomestico ha apparentemente completato il ciclo. In molti casi, il problema non riguarda un guasto evidente, ma una disfunzione nascosta che compromette l’efficacia del lavaggio. Residui di cibo, acqua stagnante, detersivo mal disciolto o errori nel carico possono generare risultati insoddisfacenti, anche se il programma si è concluso regolarmente. Prima di ipotizzare un guasto tecnico, è utile ricostruire le condizioni in cui è stato avviato il ciclo: tipo di detersivo, disposizione degli oggetti, filtri e livello di pulizia interna.
Quando una lavastoviglie non lava correttamente, il problema può nascondersi nei dettagli più semplici. Residui di cibo, incrostazioni nei filtri o una distribuzione errata del carico compromettono il passaggio dell’acqua e riducono l’efficacia dei getti. I bracci irroratori, spesso trascurati, possono ostruirsi con calcare o piccoli detriti, alterando la pressione necessaria per un lavaggio uniforme. Anche la qualità del detersivo incide: formulazioni troppo concentrate, o al contrario poco efficaci, non si sciolgono completamente e lasciano aloni o pellicole opache su piatti e bicchieri.
Un altro aspetto fondamentale riguarda la durezza dell’acqua. In molte zone, l’acqua ricca di sali minerali favorisce la formazione di calcare, che nel tempo si accumula nei componenti interni e limita le prestazioni. In questi casi, la regolazione corretta dell’addolcitore integrato e l’uso regolare del sale specifico diventano essenziali.
Infine, una manutenzione trascurata può generare un effetto domino: piccoli ostacoli che, sommati, compromettono il risultato finale. Per questo, anche in assenza di segnali d’allarme evidenti, è utile controllare periodicamente lo stato dei filtri, la rotazione dei bracci, il livello del brillantante e la pulizia complessiva della macchina.
Un lavaggio inefficace può dipendere da un livello d’acqua errato all’interno della vasca. Il pressostato, componente deputato a rilevare la quantità di acqua presente, ha una funzione fondamentale nel mantenere l’equilibrio. Se non funziona correttamente, la lavastoviglie potrebbe avviarsi con poca acqua o in condizioni inadatte al ciclo selezionato. Ostruzioni nei tubi, calcare accumulato o contatti elettrici ossidati sono tra le cause più comuni di malfunzionamento.
Verificare che il pressostato riceva e invii correttamente i segnali di pressione consente di escludere anomalie idrauliche e di ripristinare l'efficienza del ciclo. Anche il filtro a monte del sistema può influenzare il corretto riempimento, limitando l’afflusso e ingannando il sensore. In alcuni casi, una semplice pulizia approfondita può evitare la sostituzione del componente.
L’elettrovalvola regola l’ingresso dell’acqua nella lavastoviglie, attivandosi solo quando riceve il segnale corretto. Se il componente non risponde, il ciclo può avviarsi senza il necessario apporto idrico, generando lavaggi incompleti o completamente inefficaci. I segnali di malfunzionamento non sempre sono immediatamente evidenti: un tempo di caricamento eccessivo, rumori insoliti o la totale assenza d’acqua nella vasca rappresentano indizi utili per una diagnosi mirata.
Un controllo con multimetro consente di verificare l’integrità elettrica del componente, mentre l’ispezione del filtro posizionato all’ingresso può rivelare occlusioni causate da sedimenti o impurità dell’acqua. In alcuni casi, l’elettrovalvola resta bloccata in posizione chiusa per colpa di calcare o di un’anomalia meccanica interna.
Un’anomalia nel sistema di scarico può compromettere l’intero ciclo della lavastoviglie, lasciando acqua stagnante sul fondo e stoviglie maleodoranti o ancora sporche. Il malfunzionamento non sempre è immediato: spesso si manifesta in modo progressivo, con tempi di scarico più lunghi o residui che tornano in circolo durante il risciacquo. Tra le cause più frequenti figurano tubi piegati, filtri ostruiti o una pompa di scarico indebolita.
Anche piccoli oggetti dimenticati nei cestelli possono finire nei condotti, bloccando il passaggio. Per diagnosticare il problema, è utile osservare cosa accade alla fine del ciclo: se l’acqua non viene espulsa correttamente, è probabile che il sistema di scarico necessiti di un controllo. La pulizia del filtro e del tubo rappresenta il primo passo, ma in presenza di rumori insoliti o vibrazioni anomale, la verifica della pompa diventa essenziale.
Il sistema Acquastop rappresenta una barriera di sicurezza pensata per prevenire allagamenti, ma in caso di attivazione anomala può impedire alla lavastoviglie di avviarsi o interrompere il ciclo senza preavviso. Questo meccanismo, sensibile alla presenza di perdite o umidità eccessiva, blocca l’ingresso dell’acqua per evitare danni maggiori.
Tuttavia, non sempre si attiva per una reale emergenza: un sensore bagnato per condensa, un malfunzionamento elettronico o una microperdita interna possono causare falsi allarmi. La presenza di acqua nella base dell’elettrodomestico, anche in minima quantità, è un segnale da non sottovalutare.
In molti modelli è possibile effettuare un reset per riattivare il sistema, ma se il problema si ripresenta è consigliabile ispezionare l’area inferiore alla ricerca di infiltrazioni. In caso di guasto irreversibile, la sostituzione del dispositivo diventa l’unica soluzione per ripristinare il corretto funzionamento e garantire una protezione affidabile nel tempo.
Piatti opachi, bicchieri con aloni e stoviglie che sembrano pulite ma non brillano: segnali spesso riconducibili a un problema con il brillantante. Questo liquido, fondamentale nella fase finale del ciclo, favorisce l’asciugatura e previene la formazione di calcare e macchie. Quando non viene dosato correttamente o non viene rilasciato affatto, l’effetto finale del lavaggio risulta compromesso.
Il primo controllo va effettuato sul livello del serbatoio, ma è altrettanto importante verificare lo stato del distributore. Accumuli di detersivo, calcare o piccoli residui possono ostruire l’erogatore e impedirne il corretto funzionamento. In alcune situazioni, una semplice pulizia con acqua calda e aceto può ripristinare l’efficienza del sistema. Se invece il rilascio del brillantante non avviene nemmeno dopo la manutenzione, il guasto potrebbe essere di natura elettrica o meccanica, rendendo necessaria la sostituzione del componente.