Battlefield 6 inarrestabile, i primi rumor sul gioco

Battlefield 6 inarrestabile, i primi rumor sul gioco

Guardare al periodo autunnale, per gli appassionati di sparatutto, vuol dire prepararsi a trepidare nell'attesa di Battlefield 6 e del nuovo capitolo della serie Call of Duty. I due antagonisti per eccellenza si apprestano ad animare ancora una volta la scena videoludica anche in vista del prossimo inverno.

A dirla tutta Battlefield 6 arriverebbe sul mercato a distanza di un po' di tempo dal suo diretto predecessore. Il quinto capitolo della saga è infatti datato 2018, con il supporto post lancio che è stato corposo e ne ha irrimediabilmente allungato la vita videoludica. Con la nuova generazione di console serve però un cambio di registro, ed è proprio quello che avverrà da qui a una manciata di mesi.

E immancabilmente non possono mancare rumor e indiscrezioni in merito a cosa bolla nel pentolone degli addetti ai lavori. I mesi estivi risulteranno cruciali per scoprire le ufficialità riguardo le nuove feature della serie. Ma già da ora la rete non manca di offrire intriganti mormorii.

Battlefield 6 e le forze della natura

Stando alle indiscrezioni, il trailer di presentazione sarebbe condito da effetti scenici non da poco. Un gigantesco tornado devasterebbe infatti un'isola, cosa che porta in primo piano la possibilità d'implementazione dei disastri naturali all'interno di Battlefield 6. Cosa assai intrigante, se si pensa alla grande interattività che da sempre gli sviluppatori hanno voluto dare alla scenografia, ampiamente distruttibile. E che aprirebbe a nuove possibilità in termini di gameplay.

Anche l'universo online è pronto a risultare vivace e dinamico, con le voci che parlano di un coinvolgimento fino a 128 giocatori (divisi in due squadre) in contemporanea e da sei a otto velivoli che si librano nei cieli digitali.

Il tutto per una mischia furibonda che mira a intrattenere per mesi e mesi, grazie al costante supporto da parte del team di sviluppo. Nella speranza che non si ripetano gli errori commessi sul predecessore, che ne hanno parzialmente minato le ambizioni nei mesi subito successivi al lancio.

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