È costantemente uno dei grandi protagonisti della scena videoludica, e di mollare il colpo non ne ha alcuna intenzione: parliamo di
Fortnite, il Battle Royale di Epic Games, da anni ormai stabilmente in cima alle classifiche di gradimento dei videogiocatori di tutto il mondo.
Milioni sono infatti gli utenti che con cadenza giornaliera affollano il coloratissimo sparatutto, permettendo al publisher di incassare ingenti somme di denaro grazie alla microtransazioni.
E chiaramente un seguito tanto diffuso quanto quello di Fortnite non poteva non avere un riscontro anche a livello istituzionale.
Numeri da capogiro che hanno infatti attirato l'attenzione delle istituzioni a stelle e strisce, che hanno deciso negli Stati Uniti di portare il Battle Royale all'interno delle scuole.
Laurea Honoris causa grazie ai videogiochi? Con Fortnite tutto è possibile!
Il sistema scolastico americano è noto a livello globale per la sua meritocrazia sportiva.
Tante sono infatti le borse di studio assegnate ai più promettenti tra i giovani nell'ambito proprio delle diverse discipline praticate maggiormente su suolo statunitense. Dal basket al football americano, passando per baseball e atletica, nulla viene lasciato al caso. E
presto potrebbero essere necessarie borse di studio specifiche anche per i giocatori di Fortnite.
Notizia delle ultime ore vede infatti la start up
PlayVS, nata recentemente, impegnata nel portare proprio all'interno delle scuole il fenomeno dilagante degli
eSport. E tra i titoli di maggior rilievo all'interno di questo panorama quello che fa sicuramente più gola in questo momento è proprio il Battle Royale di Epic Games.
Una vera e propria rivoluzione quella portata da questa start up, che non grava in alcun modo sui vari istituti, vista la presenza di una infrastruttura personale che permette la gestione del tutto. E non da poco è la totale libertà di cui gode, complice la partnership proprio con Epic Games.
Un grande passo in avanti per gli sport digitali e per Fortnite, con l'auspicio che iniziative del genere possano prender vita anche in Italia.
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